Stop alla guerra imperialista, stop alla guerra sociale!

Manifestazione – Piazza federale, Berna – 29.3.2025 ore 14.00

Comitato contro le guerre, per un cessate il fuoco permanente e per la pace – halte-a-la-guerre.ch

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Cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza e in Ucraina!

Per la pace e la solidarietà internazionale!

halte-a-la-guerre.ch – info@schluss-mit-krieg.ch

Il 24 febbraio 2025 segna il 3° anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina.

Dalla Seconda guerra mondiale, il pericolo di una Terza guerra mondiale nucleare non è mai stato così grande. La situazione tra gli imperialisti peggiora di giorno in giorno: in Ucraina, con la Russia, la NATO e l’UE, nel Mar Cinese, con il genocidio di Gaza, e in Africa, dove infuriano numerose guerre barbare per le materie prime e la ridistribuzione delle sfere d’influenza, provocano centinaia di migliaia di morti. Anche il governo svizzero si sta preparando alla guerra. Miliardi destinati al bilancio per l’esercito sono stati votati dal Parlamento senza opporre resistenza. I carri armati appaiono davanti alle scuole per entusiasmare i bambini alla loro guerra. I media contribuiscono alla preparazione psicologica alla guerra. I divieti di esportazione di armi vengono aggirati e gestiti attraverso Paesi terzi (ad esempio il Leopard 2). Le armi svizzere uccidono da entrambe le parti dei conflitti e vengono utilizzate per commettere crimini di guerra! Il governo svizzero ci sta portando dritti in guerra!

La Svizzera, in quanto Paese imperialista, con le sue aziende come Glencore, UBS, ecc. ha abbandonato il suo mantello di neutralità. Mentre non ha preso posizione durante le due guerre mondiali, ora è sempre più coinvolta nel ridisegno del mondo, in Ucraina, in Palestina o altrove.

In molti Paesi del mondo, i partiti fascisti lavorano per le multinazionali per preparare la guerra attraverso il nazionalismo e la divisione. In Svizzera, il Consiglio federale non ha mai governato così tanto con leggi e ordinanze d’emergenza a scapito della popolazione. Fascismo e guerra sono due facce della stessa medaglia.

I governi e i datori di lavoro stanno conducendo una campagna interna che distrugge le conquiste sociali. Le pensioni vengono erose, l’età pensionabile innalzata, l’inflazione, le indennità di malattia, i licenziamenti di massa e così via. Allo stesso tempo, aumentano i bilanci militari.

Sono i governanti che vogliono la guerra sia all’estero che in patria per i propri interessi e mercati! Che sia russa, ucraina, americana, israeliana o palestinese, il popolo subisce le conseguenze di ogni guerra. Una pace duratura può venire solo dal basso; appena il popolo si sara espresso all’unanimita! È dovere di tutti i popoli resistere ai loro governi guerrafondai! Il nemico principale è nel nostro stesso Paese!

La lotta contro l’imperialismo deve essere condotta anche nei luoghi di lavoro. È essenzialmente la stessa lotta per il potere d’acquisto o contro i licenziamenti.

La guerra porta solo perdenti da tutte le parti!

I lavoratori non sparano sui lavoratori, qualunque sia il paese!

Lavoratori di tutti i Paesi, unitevi!

Costruiamo un fronte unito internazionale contro il fascismo e la guerra!

Chiediamo 

– Fermare il massacro del popolo e il genocidio a Gaza!

– Cessate il fuoco immediato in tutte le zone di guerra! – Ritiro di tutte le truppe straniere!

– Stop alle esportazioni di armi!

– Stop ai preparativi per la guerra!

– Ritirare i bilanci militari!

Chiediamo che il Consiglio federale

– Intervenga immediatamente per un cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza e in Ucraina,

– Abbandonare le misure di austerità di bilancio che sono dannose per la popolazione e abrogare il bilancio militare.

– Soddisfare i bisogni sociali dei lavoratori, dei giovani, dei pensionati e della popolazione in generale.

– Che risponda senza compromessi alle richieste dei sindacati e dei lavoratori delle aziende colpite da licenziamenti.

Comité contre les guerres, pour le cessez-le-feu et permanent et la Paix 

Was Tun?, MLGS(Marxistisch-Leninistische Gruppe Schweiz), OST (Organisation Socialiste des Travailleurs), Singales*innen und Tamil*innen gemeinsam für gerechten Frieden, IGIF La Fédération des Travailleurs/euses immigrés en Suisse, OPSEF Organisation Palestine Suisse pour le développement et la paix, Ranjbaran party of Iran, Collectif des Congolais de Suisse, FA Forum Alternativo Tessin, réseau des syndicalistes pour le cessez-le-feu immédiat et permanent en Palestine et à Gaza, le HAG Halte à la guerre Genève